YANE EYRE

IL PRODUTTORE

A ogni inizio d’anno, La Revue du vin de France premia tredici personalità che hanno segnato il mondo del vino di Francia. Jane Eyre, nel gennaio 2021, per l’anno 2020, è stata la migliore Négociante di Francia. Questi premi sono assegnati dal direttore editoriale, Denis Saverot e dal comitato di degustazione della Revue, composta da giornalisti, enologi, sommelier ed enologi.

Originaria dell’Australia, diploma di enologia in tasca, Jane Eyre muove i primi passi in Borgogna al Domaine Chevrot, siamo nel 1998. Dopo avere molto viaggiato tra il suo paese natale e l’Europa, con una breve sosta in Mosella nel 2003, approda in Borgogna, per restare, nel 2004. Fa esperienza in Côte de Beaune presso nomi celebri, Comtes Lafon, Matrot, prima di diventare enologa del Domaine Newman. Contemporaneamente crea una piccola struttura commerciale a suo nome, siamo nel 2011. I suoi amici viticoltori la aiutano a comprare partite di uva da luoghi importanti, di tenute importanti, che lei stessa lavora. Una donna di talento, dunque, dall’affascinante nome della famosa eroina della letteratura inglese (nel romanzo del 1847 di Charlotte Brontë), attentissima, precisissima, sensibilissima, vinificatrice.

Due sono i suoi mantra: uso moderato di SO2 e poca o nessuna uva diraspata. Lavora su partite di zone molto differenti tra loro, dal Beaujolais, alla Côte de Beaune, alla Côte de Nuits, in Jura e anche in Australia, quando ci ritorna… Grazie a lei rimoduliamo le nostre convinzioni sul ruolo del négociant: qui si tratta davvero di raffinata sartoria haute couture, i numeri sono molto piccoli, la cura per i dettagli assoluta, le nuance di colore incredibili e sensuali. Tra i migliori Borgogna in assoluto mai degustati.

L’AREA

Borgogna.

IL LUOGO

Parlare di Borgogna in poche righe è oltremodo difficile, inutile e controproducente. Ricordiamo il fascino di quella lingua di terra verticale, un poco irregolare, che accompagna il dolce inizio delle colline esposte al nascere del sole, nella Côte d’Or, che parte da Dijon e arriva Dezize-les-Maranges. È la regione mondiale che più delle altre invita a riflettere sulle sfumature: diversità e variabilità.
Lo sviluppo pedologico di queste terre, frammentato attraverso la formazione di faglie, determina significative differenze anche a pochi metri di distanza una dall’altra.
Una spaccatura del terreno può rappresentare una discrepanza geologica di milioni di anni e conseguenti, differenti sfumature significative nei vini. Si è soliti suddividere quest’area in due grandi zone, la Côte de Beaune e la Côte de Nuits. Entrambi i due magici luoghi, appunto, sono esposti a sud, sud-est. I suoli sono la vera, straordinaria ricchezza su cui poggiano queste vigne e si sono formati da una serie differente di eventi geologici che hanno stratificato fossili, calcari, sabbie, argille, gessi, marne. I Grand Cru sono per lo più in alto alle colline dove i pendii sono più ripidi e i suoli calcarei, duri, di grande profondità.
Del Pinot Noir, qui ricordiamo una curiosità: esistono circa 46 cloni diversi di Pinot Noir in Borgogna e senza dubbio quelli più ricchi in sostanze coloranti e polifenoli li troviamo nella Côte de Nuits: vini di straordinaria profondità e armonia, sono impregnati di spezie, di calore e, sempre nel rispetto della varietà, di tannini. Sono considerati i migliori vini rossi del mondo per sensualità e fascino.

GLI BOURGOGNE

FLEURIE 2021
100% Gamay
L’uva Gamay, se interpretata con mano fine, può regalarci sensazioni straordinarie. Fleurie è un Cru di grande interesse, su discioglimento di graniti. Frutta e freschezza, texture calda, fase retrogustativa di sottobosco.

SANTENAY VILLAGE BLANC 2021
100% Chardonnay
Denominazione poco reputata in Italia, eppure di grande interesse: siamo nella Côte de Beaune nei comuni di Santenay e Remigny, su suoli frammisti di calcari grigi e marne. Per lo più in rosso, ha anche una quota di Chardonnay, di grande freschezza, timo mentolato, erbe di campo, e frutta a
polpa gialla.

CÔTE DE NUITS VILLAGES 2021
100% Pinot Noir
Una trama fine, di aerea leggerezza: la mano di Jane affronta la Côte de Nuits con tocco delicato e sinuoso. Accenti di cacao in polvere si intrecciano, solidi, alla frutta del sottobosco, nelle nuance rosse del ribes e del lampone. Un effluvio di sfaccettature ci portano al mondo dei the e delle spezie. I volumi sono esili ma profondi, lo scheletro è sapido e di lunga espressione retro gustativa.

GEVREY CHAMBERTIN VILLAGE 2021
100% Pinot Noir
Che dire di Gevrey anche nella versione Village? Nel lavoro di Jane Eyre troviamo l’essenza assoluta del luogo, in vinificazioni così delicate, quasi sfumate, come a lasciare sempre l’ultima parola all’uva e alla geologia.
La trama è sia fitta che trasparente.

BEAUNE PREMIER CRU LES AVAUX 2021
100% Pinot Noir
Un Premier Cru che richiama spezie in nuance così sottili da respirarne la sola essenza. Poi la torrefazione, un ricordo di cacao in polvere e una eleganza dritta e composta.
La frutta è dinamica presenza nel centro bocca e nei suoi lunghi effluvi.

GEVREY CHAMBERTIN PREMIER CRU LES CORBEAUX 2021
100% Pinot Noir
Les Corbeaux è un climat freddo della denominazione Gevrey. Il vigneto si trova all’estremità settentrionale della collina, vicino a Mazis-Chambertin Grand Cru. I vini prodotti qui sono colore pastello, sottili e profondi, finissimi e preziosi nella texture delicata e sinuosa. Jane interpreta con rispetto queste caratteristiche e le rende più seducenti, quasi scaldando la materia, illuminandone le sinuosità.

CORTON-BRESSANDES GRAND CRU 2021
100% Pinot Noir
Corton è il più grande vigneto Grand Cru della Borgogna ed è uno degli unici due in cui i vini sono prodotti sia da Pinot Noir che da Chardonnay (l’altro è Musigny). I vini di Corton erano i preferiti di Carlo Magno, che dà il nome ai vini bianchi prodotti sul versante occidentale della collina. Ha ottenuto lo status di Grand Cru nel 1937, più o meno nello stesso periodo della maggior parte degli altri famosi Grand Cru della Borgogna. Le viti di Corton erano curate dai monasteri della zona già a partire dal Medioevo e gran parte del vigneto fu confiscato durante la Rivoluzione francese, poi venduto all’asta.
Vino assoluto, giovane e seducente