FRÈDÈRIC LORNET

IL PRODUTTORE

I Lornet sono viticoltori da diverse generazioni. Eugène Lornet, nonno di Frédéric, era bottaio e vinificatore. Oggi la cantina è un luogo magico: acquistata nel 1989, si trova negli edifici del Cellier de Genne che era di proprietà dei monaci cistercensi dell’Abbazia di Mont Sainte-Marie. Questa abbazia si trovava a L’Abergement-Sainte-Marie, un villaggio nell’alto Doubs. La sala di degustazione, comunicante con la cantina, è situata nell’antica cappella: come a sottolineare il legame con la storia, fatta di spiritualità e raccoglimento. Fred, con il padre Roger, hanno da sempre lavorato sulla selezione massale dei vitigni. Ancora oggi qui si reimpiantano le viti con piante provenienti dalle loro vecchie varietà di Chardonnay, Ploussard, Savagnin e Trousseau. Questo è il legame con la storia e tradizione: prima un enorme lavoro in vigna, poi i vini.

Frédéric ci parla del grande potenziale del terroir del Jura, raccontando di quando era giovane e facesse vini terribili, di fianco a cose straordinarie, perché ci ha sempre messo la faccia, cercando, sbagliando e trovando la strada. E la strada è il luogo da raccontare, non il percorso che devi fare per arrivarci. Non è lo stile, la vinificazione (lui nemico schierato delle ossidazioni sempre e a tutti i costi) ma l’espressione più vera del terroir, con quella varietà, il vero obiettivo.

I suoi vini sono atipici, fini, eleganti, molto profondi. Vini che ci portano agli anni sessanta, a una classicità di perimetro, sempre. “Nel Jura abbiamo un grande terroir, non produciamo solo il vin de paille o il vin jaune”, ci dice Frédéric. “E quello non è lo stile per tutto. Perché i vini devono puzzare? Ma perché devono essere solo in stile ossidativo?”.

Lui si ispira alle raccolte tardive e alla selezione degli acini nobili di Armand Hurst a Turckeim (Alsazia) per i suoi vini dolci a base di Savagnin. Ed è grazie alle sue esperienze professionali da giovane, in Borgogna (La Romanée-Conti, Comte Lafon, Roumier), che si rafforza la sua consolidata convinzione sul grande potenziale dello Chardonnay e del Trousseau, leggendo nello stile borgognone un ideale classico. “Non possiamo sempre limitarci alle tipiche annate con carattere ossidativo”, continua.

Anche per questo il suo Chardonnay Ouillé non è mai in stile ossidativo, perché vuole conservarne l’identità di luogo, il frutto e il profumo. Per questo gioca su macerazioni carboniche sul Ploussard. Per questo i vini spiazzano e i colleghi lo guardano con circospezione, mai profeta in patria. Per questo lo amiamo…

L’AREA

Jura.

IL LUOGO

Il Jura è una piccola regione della Francia dell’est, equidistante (56 Km) dalla Borgogna a ovest e dalla Svizzera a est, assai poco antropizzata, punteggiata da splendide colline, paesaggi boschivi e selvaggi e dalla sinuosità della catena montuosa omonima (Jura).
Nello specifico, Fréd Lornet lavora su una ventina di ettari: 15 ettari sull’AOC Arbois, distribuiti nei comuni di Montigny-les-Arsures e Arbois, 5 per l’AOC Côtes du Jura situati nel comune di Salins-lesBains, proprio sulla famosa collina della località denominata “En Chamoz”. La maggior parte del Domane insiste su marne profonde, in appezzamenti esposti a sud e a sud est. Su questi pendii si trovano i migliori banchi di marna del Liassico e Triassico, Giurassico, ed è qui che si trovano fossili come ammoniti, gryffee, rostri belemnitici o capesante. Questi fossili testimoniano la ricchezza dei terreni più adatti a produrre uve identitarie e fortemente tipizzate.
I 15 ettari della denominazione Arbois sono distribuiti in 15 località diverse. Il comune di Montigny-les-Arsures beneficia di un terreno argilloso-calcareo composto da marna rossa pietrosa che si adatta perfettamente al Trousseau. È su queste parcelle: “Messagelin”, “Les Berengers”, “En Prenans”, “Poussot Sauvagny”, che Fred produce le uve di questa varietà. Le parcelle dei lieux-dits “Les Monteiller” sono tutti esposti a sud, sud-est e sono coltivati con i quattro vitigni del Jura. Le parcelle di “Poussot Sauvigny” e “Les Bruyères” sono all’origine delle migliori annate di vin jaune. Il terroir “En Fertant” è molto originale: il versante esposto a sud, in forte pendenza, è contrassegnato da marne azzurre poggianti su banchi di scisti affioranti. Le radici delle pian e poggiano direttamente sulle marne del Liassico. Il terroir “Messagelin” è altrettanto, davvero, unico. Fatto eccezionale per il Jura, questo conglomerato si trova su un’antica morena glaciale che si formò quando l’area della città di Arbois fu ricoperta da un ghiacciaio. La parcella che prende il suo
nome è coltivata a Chardonnay e Trousseau.
Lo “Chardonnay Messagelin” è uno dei vini più buoni mai prodotti in Jura.

GLI Vini

CRÉMANT DE JURA BLANC BRUT S.A.
100% Chardonnay
Che freschezza e che identità questa bollicina che fermenta in inox e poi fa almeno 12 mesi di seconda fermentazione in bottiglia.
Super idonea in aperitivo.

CRÉMANT DE JURA VIEILLES VIGNES BLANC BRUT S.A.
100% Chardonnay
Queste uve vengono raccolte a giusta maturazione in modo da ottenere un succo sufficientemente ricco da ridurre il dosaggio dello zuccheri in fase di sboccatura. Ricco, avvolgente, sinuoso, può essere il giusto compagno della tavola per chi ama le bollicine.

CRÉMANT DE JURA ROSÉ BRUT S.A.
100% Ploussard
Che bellezza un rosé in bolla da uve Ploussard, rarissimo quanto insolito.
Aromi di sottobosco, frutti compatti e turgidi, richiami alla buccia d’agrume,
finale lungo e disteso. Propendiamo per un utilizzo gastronomico e abbinativo.

ARBOIS CHARDONNAY 2022
100% Chardonnay
Chardonnay Ouillé: vale a dire non ossidativo, cioè le botti vengono colmate per evitare ossidazioni, per questa cuvée, l’ouillage (colmatura) è praticato ogni settimana. Fermentazione in acciaio, affinamento in legno dai 9 ai 16 mesi. Fragranza, finezza, avvolgenza.

ARBOIS CHARDONNAY MESSAGELINS 2022
100% Chardonnay
Messagelins, parcella pazzesca, dolce pendio esposto a sud, su marne rosse pietrose (normalmente riservate al Trousseau), un suolo molto diverso dai classici terreni del Jura come la marna grigia. Fermentazione in barriques di primo, secondo, terzo e quarto passaggio. Affinamento in legno sulle proprie fecce per altri 12 mesi. Che fascino! Tocchi di the nero, piccole speziature, complessità.

ARBOIS NATURÉ 2022
100% Savagnin
Naturé è il nome che gli anziani del luogo accordavano alla varietà Savagnin.
Vinificato in acciaio, affinato in legno grande, con colmatura (ouillage) regolare, contrariamente all’abitudine tipica che prevede il sous voile de levures. Freschezza floreale e complessità.
Perfetto con gli asparagi e il pesce crudo.

ARBOIS NATURÉ EN FERTANT SIGNÉ ROGER 2022
100% Savagnin
Dalle migliori esposizioni del lieu dit En Fertant, Savignin dedicato al padre Roger. Fermentazione integrale e affinamento in barriques da 228 litri, ouillages settimanale.
Vino per la tavola di grande fascino, eleganza assoluta.

ARBOIS SAVAGNIN 2019
100% Savagnin
Dopo aver completato la fermentazione, il Savagnin viene messo in legni da 228 litri. Qui non viene effettuata la colmatura (ouillage). Sulla superficie si sviluppa quindi un velo di lievito. L’invecchiamento dura 4 anni e gli aromi di noce e curry accompagnano perfettamente carni salsate cucinate con lo stesso vino ma soprattutto i formaggi regionali.

ARBOIS PLOUSSARD 2022
100% Ploussard
Dalla Parcella Monteiller, fino di fragranza e freschezza, fermenta in inox e affina in legno grande per 12 mesi. Perfetto con i salumi tipici dell’Haut Jura e del Haut Doubs. Ma anche con un San Daniele lievemente affumicato.

ARBOIS TROUSSEAU 2022
100% Trousseau
Stessi concetti del Ploussad: fermenta in inox con controllo di temperatura e affina in legno grande per 12 mesi. Dal tannino fine è speciale su tutta la tavola, noi lo amiamo con le tagliatelle al ragù.

ARBOIS ROUGE CUVÉE SIGNÉ ROGER 2022
100% Trousseau
Questa cuvée rappresenta il meglio che Fred sa fare con l’uva Trousseau ed è la cuvée dedicata al padre in versione rossa. Di ampiezza e respiro, sono affascinanti i tocchi di frutta del sottobosco succosi e le nuance di piccole spezie orientali.

ARBOIS VIN JAUNE 2016
100% Savagnin
Sulle Marne blu, esposizioni sud, vigne oltre i 40 anni, dalle migliori terre del Liassico e Triassico Giurassico, sui lieux-dits di Fertant, Château Gimont, Poussot, Sauvagny e Les Bruyères. Diraspatura totale, fermentazione alcolica e malolattica in legno, svinatura primaverile e affinamento in botti di rovere da 228 litri per un periodo di 6 anni e tre mesi. Un velo di lievito (sous voile) si sviluppa sulla superficie del vino, regola l’invecchiamento, protegge.
Profuma di noci verdi e curry. Sui formaggi, Morbier e Comté in particolare.

ARBOIS VIN DE PAILLE 2018
85% Savagnin -15% Ploussard
Il Vin de Paille è ottenuto dal mosto di uve lasciate appassire per 3-4 mesi, viene invecchiato per 3 anni in botti di rovere. La fermentazione si arresta quando la gradazione è compresa tra 14,5° e 15°. Quando il sole lo permette, i grappoli vengono esposti a sud durante il giorno, e coperti la sera. Dopo diversi giorni, le cassette vengono poste in soffitta e ventilate durante il giorno. Successivamente le uve iniziano il processo di appassimento che durerà dai 3 ai 4 mesi. Albicocca, fico, dattero: Stupendo.