CHAMPAGNE LERICHE TOURNANT

IL PRODUTTORE

Il senso della tradizione, il suo portato nella contemporaneità, i valori di relazione con il tempo, il nostro, attuale, e quello del passato: questo ci porta a pensare la storia della Maison Leriche Tournant. Una storia come tante, da queste parti, che parte con Victor Tournant e Maria, gli avi degli attuali proprietari, che qui coltivavano vigne già alla fine dell800.
Poi è la volta di Fernand nato nel 1902 che eredita un pezzo di terra. Un piccolo appezzamento su cui spaccarsi la schiena per portare a casa un poco d
uva che faccia buon vino. Fernand che progredisce a tal punto da diventare enologo e dare più spessore al suo lavoro e alla sua vita, sposandosi con Louise tra le due guerre. Nicole, la loro unica figlia, prenderà quindi possesso delle terre di famiglia coltivate a uva e sposerà Michel Leriche, nel 1966.

Sono loro a cambiare il corso delle cose, diventando una cantina autonoma, aumentando la produttività e acquistand vigne dai 2,5 ettari ai 5 e creando il marchio di oggi, Leriche Tournant. Eccoci dunque a Isabelle, la loro figlia, che ritorna a lavorare al fianco della madre nel 2008 e oggi, assieme al marito Benjamin, gestisce con passione e competenza la tenuta e la cantina.

Il patrimonio viticolo di proprietà è oggi a sette ettari su tre differenti comuni: Vandières e poi Trélou-sur-Marne (in quel cono di terra chiamato Terroir de Condé) e Festigny (sulla riva sinistra della Marne), in larga maggioranza coltivati a Meunier, seppure non manchino le altre due varietà.

È del 2018 la certificazione Haut Valeur Environnementale, ma da molto tempo si lavora in maniera naturale, favorendo linerbimento e non utilizzando di fatto diserbanti e trattamenti sistemici. Già una nuova generazione è alle porte: Antonin di ventuno anni e Gaspard di diciassette…perché il tempo non aspetta, non ci aspetta. 

L’AREA

Eccoci nella più classica delle enclavi del Pinot Meunier, la riva destra della Marne, un lungo territorio che si estende lungo il corso del fiume per oltre 3.000 ettari di vigna, coltivati per il 72% a Meunier, appunto, per il 18% a Pinot Noir e per il 10% a Chardonnay. I villages che insistono in questa area sono 24: oltre a Vandières dove ha vigne e cantina Leriche Tournant sono: Baslieux-sous-Châtillon, Belval-sous-Châtillon, Binsonet-Orquigny, Champlat-Boujacourt, Champvoisy, Châtillon-surMarne, Cormoyeux, Cuchery, Cuisles, Damery, Fleury-la-Rivière, Jonquery, La Neuville-aux-Larris,Olizy (anche conosciuto come Olizy-Violaine), Passy-Grigny, Reuil Romery, Romigny, SainteGemme,Venteuil, Verneuil, Villers-sous-Châtillon, Vincelles. 

IL LUOGO

Vandières, ovvero della Marna più profonda. Il village conta circa 240 ettari di vigna, per oltre il 70% sempre a Meunier (con il Noir attorno al 20% e lo Chardonnay al 10%), confina, sul lato destro, a sud-est ed est con Châtillon-sur-Marne, a nord-est con PassyGrigny e a Ovest con Verneuil, mentre sul lato sinistro a sud-est con Mareuil-le-Port e a sud e sud-ovest con Troissy. Vandières, lo ripetiamo, si trova sulla riva destra della Marna, cioè a nord del fiume e anche se il perimetro comunale si estende fino al fiume, il paese vero e proprio si trova a poco più di 1 km di distanza, in direzione dei vigneti. Su un tratto di circa 9 km lungo la riva destra del fiume Marna, da Verneuil a ovest fino a Binson-et-Orquigny a est, si trovano terreni agricoli pianeggianti vicino al fiume, ma nessun vigneto e nessun villaggio si trova direttamente sul fiume. il fiume, a differenza della situazione a monte di Binson-et-Orquigny e a valle di Verneuil. Nel village c’è uno splendido castello con un secolare parco, Château de Vandières, di proprietà della famiglia Desrousseaux. Il comune di Vandières conta circa 320 abitanti, chiamati Verdrats e Verdrates. I vigneti si trovano in una fascia di continuità attraverso il comune, oltre il confine con Verneuil a ovest e Châtillon-sur-Marne a est. Nella parte occidentale del comune i vigneti sono costituiti principalmente da pendii miti esposti a sud-est. Nella parte orientale del comune, i vigneti sono situati attorno a un collinotto (che attraversa il confine con Châtillon-surMarne), e le pendenze variano principalmente da ovest a sud.

GLI CHAMPAGNE

FERMENTAZIONE: inox
MALOLATTICA: no per Chardonnay, Millesimato, Prestige, sì per il Tradition Meunier
LIEVITI: selezionati
TAPPI: per il Tradition Meunier in sughero a due rondelle, per le altre cuvée tappo tecnico

CHAMPAGNE TRADITION MEUNIER BRUT S.A.
100% Pinot Meunier (vendemmie 2020-2019-2018)
Di un bellissimo colore intenso, screziato, luminoso, su mille sfumature, trova nell’espressione del frutto maturo ma compatto, fragrante e succoso, la sua migliore espressione. Vino iper versatile e facile da proporre alla mescita, chiude su toni iodati, di grande charme. (dosage 8 gr./l.)

CHAMPAGNE CHARDONNAY BRUT S.A.
100% Chardonnay (vendemmie 2015-2016)
Lo Chardonnay da queste parti, usato spesso in quota variabile con le altre due uve rosse, trova maggiore verticalità e minore grassezza e burrosità.
Sui primari, i fiori sono bianchi, poi frutti a polpa bianca, pera e mela verde, e mille sfaccettature d’agrumi: il lime, il limone, poi, in bocca mandarino e bergamotto. Super beverino in aperitivo. (dosage 6 gr./l.)

CHAMPAGNE PRESTIGE BRUT S.A.
55% Pinot Noir – 45% Chardonnay (vendemmie 2018-2019)
Prestige, ovvero lo Champagne della festa, o delle occasioni importanti, spesso dalle varietà più nobili del disciplinare. L’affinamento lungo in bottiglia complessa le sensazioni fresche dello Chardonnay, fiori bianchi, agrumi verso la dolce pasticceria: crema inglese, nocciole, mandorle glassate.
L’apporto del Pinot Noir costruisce una fitta texture di persistenza aromatica
e armonia. Sulla tavola, sempre. (dosage 7 gr./l.)

CHAMPAGNE MILLÉSIME BRUT 2015
50% Pinot Noir – 50% Chardonnay
Sui medesimi concetti del Prestige per sosta lunga e sinergia di Noir e Chardonnay, trova un’amplificazione dei toni nel millesimo caldo e rotondo che il 2015 ricordiamo essere.
Le nuance di caffetteria e cacao, le lievi grigliature e speziature (thè nero) sono accenti su un tessuto fruttato intenso ma elegante. Affascinante la fase retrogustativa, tutta giocata su accenti sapidi e ricchi. Accompagna carni bianche e pesci salsati. (dosage 6 gr./l.)