CHAMPAGNE LUCAS CRETOL

IL PRODUTTORE

Di padre in figlio, come la storia decide: così Lucas giovane ragazzo trentenne, è al suo debutto assoluto con il proprio marchio. E noi siamo onorati di rappresentarlo fin dalla sua prima annata in Italia, ritenendo di averci visto giusto quando, nell’estate scorsa, abbiamo visitato la cantina, incontrando il padre Christophe, per degustare i suoi vini e ci siamo innamorati di quelli di suo figlio che, timidamente, ci ha degorgiato à la volée i suoi Champagne.

Ci troviamo a Neuville-sur-Seine e l’intero Domaine (Cretol & Fils) ha 5,5 ettari di vigna, per l’80% a Pinot Noir e per il 20% a Chardonnay. Lucas può scegliersi le migliori uve delle migliori parcelle e fare queste tre nuovissime cuvée, in attesa di compiere per intero quel passaggio generazionale tanto difficile quanto necessario per dare una nuova immagine all’Aube più classica, mantenendone gli assunti migliori: la pressa in legno (coquard), una viticultura ragionata e pulita da sempre: no erbicidi, no pesticidi, no diserbanti e raccolta solo e solamente manuale. La tenuta, dicevamo, è stata creata da Christophe nel 1989.

Le prime bottiglie a proprio marchio sono state vendute nel 1994 mentre, prima, il nonno di Lucas lavorava la vigna, vendendo le uve ma non produceva Champagne. Lucas è nato nell’agosto del 1991. Dopo un diploma di maturità professionale in viticultura ed enologia, ha lavorato per due anni presso Champagne Cheurlin, poi altri due anni da Champagne Piollot (in conduzione biodinamica) e poi 8 mesi a Mendoza in Argentina presso il Domaine Bousquet. Dalle sue esperienze ha tratto diversi modi di coltivare la vite, in particolare in Argentina, e diversi metodi di vinificazione. Poi ha cercato la propria strada, mettendo la propria sensibilità davanti al protocollo: ecco allora le sue inclinazioni per champagne di freschezza, soprattutto dagli aromi primari più incentrati sul frutto. La prima annata interamente da solo, a marchio Lucas Cretol, ha decisamente questo indirizzo…

L’AREA

Eccoci nel Barséquanais, una (larga) parte delle Côte des Bar, come un enorme plateaux punteggiato da morbide colline che, in totale, conta circa 5400 ettari di vigneti per la stragrande maggioranza a Pinot Noir (88%), un 8% di Chardonnay, 1,5% di Meunier e 2,5% tra Pinot Blanc e altre varietà.
L’area che conta 33 villages, tutti naturalmente “autre cru”, può essere distinta in cinque sottozone attigue: la Vallée de l’Arce con 9 village: Bertignolles, Buxières-sur-Arce, Chacenay, Chervey (dove ha parte delle vigne e parte della cantina Laculle Frères), Éguilly-sous-Bois, Merrey-sur-Arce, Saint-Usage, Ville-sur-Arce e Vitry-le-Croisé.
I paesi della Vallée de la Laignes sono tre, due dei quali molto noti: Balnot-sur-Laignes, Les Riceys e Polisy. Quelli della Vallée de l’Ource, 9: Celles-sur-Ource, Cunfin, Essoyes, Fontette, Landreville, Loches-sur-Ource, Noé-les-Mallets, Verpillières-sur-Ource, Viviers-sur-Artaut. I villages della Vallée de la Sarce, 4: AvireyLingey, Bagneux-la Fosse, Bragelogne-Beauvoir, Channes. E, infine, quelli della Vallée de la Seine, 8: Bar-sur-Seine, Buxeuil, Courteron, Gyé-sur-Seine, Mussy-sur-Seine, Neuville-sur-Seine (dove ha cantina la famiglia Cretol), Plaines-Saint-Lange e Polisot.
A questa fotografia disomogenea di luoghi mancherebbe l’enorme area di Bar-sur-Aubois, di altri 2390 ettari di vigna e 30 villaggi.

IL LUOGO

Neuville-sur-Seine è un paese di passaggio: tutto sembra essere fermo, assopito o meglio riposare. Case ed edifici che ci fanno ritornare agli anni venti o trenta del secolo scorso.
La vigna, attorno al village, si estende per 320 ettari: l’85% a Pinot Noir, il 12% a Meunier, il resto tra Chardonnay e altre varietà (Pinot Blanc, Mesliser, Arbanne).
Il settore principale delle vigne si trova nella parte nordorientale del comune, sulla riva destra della Senna. Questi vigneti sono in continuità con quelli di Gyé-sur-Seine.
Ci sono anche alcuni vigneti attigui alla Senna, nella parte sud-occidentale del comune, dove la maggior parte di essi è in continuità con quelli di Les Riceys. Una piccola parte degli appezzamenti della riva sinistra della Senna si trova nella parte occidentale del comune. Nel village ci sono circa 90 proprietari di vigna che a vario titolo, producono in proprio, vendono o trasformano le uve.
Una nota storica che sottolinea l’importanza di questo luogo: La coltivazione della vite a Neuville-sur-Seine è documentata già nei secoli XII e XIII quando i monaci cistercensi dell’Abbazia di Mores, oggi situata nel comune di Celles-sur-Ource, possedevano vigneti entro gli attuali confini di Neuville-sur-Seine. Questa zona aveva una superficie vitata significativamente più ampia prima che l’epidemia di fillossera, invadesse la Francia nell’ultima parte del XIX secolo. Nel dipartimento dell’Aube, i primi segni emersero nel 1878. Nel 1865 a Neuville-sur-Seine si contavano 633 ettari (1564 acri) di vigneti, e nel 1882 questo numero era di 504 ettari. Nel 1901 il comune contava 450 ettari, ma nel 1903 la fillossera cominciò a colpire con rinnovata forza, portando a una drastica riduzione: circa 400 ettari nel 1904, 300 ettari nel 1905 e 150 ettari nel 1906. Furono effettuati estesi reimpianti, ma emersero rapidamente nuovi problemi: nel 1908 erano 216 gli iettari (di cui 77 ha a vigneto giovane), nel 1909 erano 250 (di cui 75 a vigneto giovane), nel 1910 275 (di cui 50 ha a vigneto giovane), nel 1911 285 (di cui 40 ha vigne giovani), nel 1912 250 (di cui 50 ha vigne giovani), nel 1913 150 (di cui 5 ha vigne giovani). Oltre a ciò enormi scompensi climatici hanno fatto il resto. Durante la prima guerra mondiale si verificò un ulteriore calo: nel 1914 si contavano soli 156 ettari di vigneto, nel 1915 erano 125, nel 1916 127, nel 1918 129, nel 1919 117. Ancora nel 1954, la superficie vitata era inferiore a 100 ettari, nel 1997 era tornata a 232 ettari, nel 2013 era di 315,8 ettari. Oggi l’Aube tutta sta tornando a numeri significativi che non sono ancora quelli, però, del diciannovesimo secolo.

GLI CHAMPAGNE

FERMENTAZIONE: inox
MALOLATTICA: sì
LIEVITI: selezionati
TAPPI: sughero due rondelle

CHAMPAGNE LE CLASSIQUE EXTRA BRUT S.A.
100% Pinot Noir
Un nome che ricorda le abitudini familiari: il padre che chiede al nonno di aprire una bottiglia del suo classique (chiamato anche classicó), vale a dire il loro Pinot Noir per tutte le occasioni. E Lucas ha voluto omaggiare questa tradizione di casa, interpretando la cuvée al contemporaneo: freschezza e tensione per un super aperitivo, ma anche versatilità di utilizzo per chi ami bere molto secco. (dosage 3 gr./l.)

CHAMPAGNE EN GUEULES NOIRES BRUT NATURE S.A.
100% Pinot Noir
Una selezione parcellare di solo Noir, nella sua visione più identitaria, senza utilizzo di zuccheri aggiunti. La ricerca stilistica di Lucas benissimo si esplicita qui: nuance di frutta super turgida, appena verde, profumi primari di fiori bianchi e attacco super sapido al primo sorso. Dorsale lunga e filiforme che trova nel finale di bocca una inattesa succosità tropicale. Di grande fascino.

CHAMPAGNE MISE EN SEINE BRUT NATURE S.A.
55% Pinot Noir -45% Chardonnay
Quanto ci piace questo assemblaggio, dalle sfumature sinuose grazie all’apporto dello Chardonnay che da queste parti è piuttosto citronné, molto dinamico e fragrante, su tocchi di miele millefiori. Riflettiamo sul senso del contemporaneo: senza spostare troppo la mano su esercizi tecnici (legni,
ossidazioni, micro ossigenazioni) si può dare valore alla centralità delle uve, e alla dinamica dell’assemblaggio. Stupend