DOMAINE GERMAIN PÈRE ET FILS

IL PRODUTTORE

Arnaud Germain è il re della pizza. È bello sentirlo parlare della sua passione per la cucina italiana, tanto che si è costruito un forno per fare le sue pizze, appunto, e dice di volere venire al più presto da noi per cimentarsi tra farine, passata di pomodoro e mozzarella.

Sorride, racconta e si racconta, senza la molto consueta spocchia borgognona. E anche da queste parti, come del resto in Champagne, il passaggio generazionale, di padre in figlio non è mai lineare. Non potrebbe essere altrimenti. Oggi le due gamme di vini, quella identitaria del Domaine, solo su uve di proprietà, e quella di acquisto uve, sempre vinificate nella propria cantina dalla famiglia Germain, sono unite in un unico progetto, anche perché, sempre più, le vigne sono in affitto e i prestatori vengono seguiti passo, passo da Arnaud. Perché ci piacciono i suoi vini? Perché cercano sempre l’identità di luogo e di denominazione, perché sono classici, veri, senza sovradimensionalità del legno. Vini autentici che rispettano la storia ma che guardano al contemporaneo. La storia, dicevamo: è nel 1955 che inizia l’avventura della tenuta Germain Père et fils, con il fondatore Bernard Germain. Al tempo le vigne si trovano solo a Saint-Romain, poi poco a poco vengono acquistate alcune parcelle a Pommard, a Beaune e nelle Hautes Côtes de Beaune. Si costruisce così un patrimonio viticolo di 6 ettari di vigneto.

In quel primo periodo, il vino imbottigliato a proprio nome è davvero pochissimo e la vendita è prevalentemente di sfuso. Nel 1968, quasi per caso, arriva il primo riconoscimento: la medaglia d’argento al concorso agricolo di Parigi. Nel 1976, viene ad affiancare Bernard, il figlio Patrick e insieme iniziano a dare maggiore valore alle proprie bottiglie a marchio. Nel 1983, aiutato dalla moglie Marie-Thérèse, Patrick inizia timidamente l’export, in particolare verso il vicino Belgio dove partecipa a numerose fiere ed esposizioni.

A metà degli anni ottanta inizia anche la vendita a una ristorazione di qualità. Dal 2009 torna a casa Arnaud (dopo alcune esperienze significative in altre regioni di Francia e in Australia), nipote di Bernard, che avvia a sua volta un nuovo ramo dell’attività di famiglia, sviluppando la parte commerciale della tenuta e creando il suo marchio “Maison Arnaud Germain”, con vini da Meursault, Volnay, Chambolle-Musigny, Puligny- Montrachet, e su un enorme cru: Echezeaux. Il re della pizza è anche e soprattutto un sensibile e attento produttore.

L’AREA

Borgogna.

IL LUOGO

Il Domaine si estende su più denominazioni, anche con acquisto di uva (a marchio Arnaud Germain). Ma, nello specifico, qui ci interessa parlare dell’area di Saint-Romain.
La zona geografica occupa il fondo di una valle che entra nell’altopiano delle Hautes-Côtes de Beaune, circa 5 chilometri più all’interno rispetto alla Côte de Beaune, un rilievo rettilineo che separa, a est, la pianura della Saône e, a ovest, gli altipiani calcarei delle Hautes Côtes. Le vigne insistono, limitatamente al territorio dell’unico comune di Saint-Romain, a sud-ovest della città di Beaune, nel dipartimento della Côte-d’Or, in Borgogna. Il terroir della denominazione è diviso da un’importante faglia, in direzione nord-est/sud-ovest, che separa, a ovest, formazioni argillose
del liassico (giurassico inferiore) e, a est, sedimenti calcarei di età oxfordiana (giurassico superiore). Questa struttura crea, nel paesaggio, rilievi particolarmente interessanti con rupi calcaree, pendii boscosi e viticoli, piccole valli scoscese, offrendo, al vigneto, una cornice eccezionale. A est della faglia il compartimento che via via si è disciolto nei secoli, è solcato da ampie valli con pendii formati dall’alternanza di livelli marnosi e banchi calcarei.
Il substrato marnoso-calcareo dei pendii è generalmente coperto da ghiaioni con argille e limi, derivanti dall’alterazione del sottosuolo e da morfologie sovrastanti. Queste inclusioni sono sempre molto sottili ed esigue (pochi decimetri). I suoli sono poco aperti, molto carbonati e ben drenati, in particolare su substrati calcarei.
Gli unici suoli relativamente profondi, leggermente decarbonati in superficie, si trovano in posizione di fondovalle. Le parcelle più vocate per le uve (in particolare bianche) sono raggruppate nella parte orientale del comune, su substrati oxfordiani, e si trovano principalmente ad altitudini moderate comprese tra circa 280 metri e 420 metri. Un livello marnoso di grande espressione, denominato “Marnes de Saint-Romain” e sviluppato solo in questo peculiare settore, ha dato origine a un ambiente privilegiato dove è possibile trovare le vigne più espressive. In generale, le esposizioni sono relativamente diversificate, verso est o verso ovest, verso sud o anche verso nord-est. Il clima è fresco oceanico, disturbato dalle influenze continentali o meridionali guidate dall’asse Rhône-Saône.

GLI BOURGOGNE

BOURGOGNE ALIGOTÉ 2022
100% Aligoté
Che bianco straordinario: la sottile eleganza che proviene da suoli di argillo calcare, su aromi tipici della varietà, piccola nocciola, fiori bianchi, limone, cedro, miele. È venuto il momento di riqualificare questa espressiva referenza che non serve solo in miscelazione con il Cassis per farne il Kir.

BOURGOGNE CÔTE D’OR 2022
100% Chardonnay
Denominazione geografica: un vino che racconta la Borgogna, cartina di tornasole di un luogo. Lievi tocchi di legno, fiori bianchi, agrumi fragranti, chiusa sapida. Quanto di meglio si possa chiedere oggi per chi cerca un primo vino, versatile.

SAINT-ROMAIN BLANC 2022
100% Chardonnay
Eccoci a casa, signore e signori: affinamento in legno (per 1/3 nuovi, di Allier) per circa nove mesi sui propri lieviti e batonnage per 4 mesi.
Il dono della mineralità e dell’avvolgenza.
Provatelo con le uova sode, le omelettes, la frittata alla cipolla.

MEURSAULT 2022
100% Chardonnay
Che dire di Meursault? Profondo scheletro, che bianco di eleganza e avvolgenza! Il luogo è l’attore protagonista ma il produttore sa leggere con mano sensibile le sfumature del millesimo caldo e vibrante, sui toni di frutta gialla tropicale e tocchi di mandarino.

PULIGNY-MONTRACHET 2022
100% Chardonnay
Non solo Meursault, dunque, ma anche una delle più belle espressioni di Puligny, celebrato per l’eleganza di cui è capace e l’avvolgenza della frutta gialla matura e salina. Potenziale di invecchiamento straordinario.

BOURGOGNE PINOT NOIR 2022
100% Pinot Noir
La denominazione regionale in rosso offre un succo bene estratto, in un’espressione matura e calda, su lievi tocchi di caffè.
Molto versatile, si offre a una tavola variegata e contemporanea.

BOURGOGNE HAUTES-CÔTES DE BEAUNE 2022
100% Pinot Noir
Su suoli di argillo-calcare, affinamento in legno per dieci mesi, ecco il regno della caffetteria: tocchi di cacao, biscotto plasmon, frutta rossa compatta e matura; contrappunti di lieve liquirizia e cassis lo rendono affascinante e sfaccettato.

SAINT-ROMAIN ROUGE LA PÉRIÈRE 2022
100% Pinot Noir
Anche qui 100% legno (di cui 1/3 nuovo di Allier). 45 ettolitri per ettaro la resa.
Thè nero Assam, sottili accenti fumé, frutti di bosco neri, mirtillo, ribes, mora e una textrure di grande compatezza. Chiude sapido e lunghissimo.

POMMARD LA CHANIÈRE 2022
100% Pinot Noir
Legno super espressivo: anche per un 40% di tonneaux nuovi, in affinamento per almeno 15 mesi. Pommard è spesso rigido nell’espressione. Questo 2022 ci colpisce per avvolgenza e dinamica frutto-sale. Nel finale di bocca ritroviamo gli elementi classici: selvaggio, di cuoio, tabacco, cioccolato sono solo piccole citazioni alla denominazione.

CHAMBOLLE-MUSIGNY 2022
100% Pinot Noir
Ovvero il dono dell’armonia, del frutto rosso, delle labbra che baciano, della strabiliante eleganza. Un millesimo insolito ma fragrante e succoso. Il calice finisce subito, se ne chiede un altro.
Trama sottile e profonda e succosità assoluta.

ECHEZEAUX GRAND CRU 2022
100% Pinot Noir
Una piccolissima assegnazione per noi! Siamo onorati di ospitare questo Grand Cru nel nostro catalogo. Merita tutto il rispetto e l’ammirazione degli appassionati di Borgogna. Non diremo nemmeno una parola sul vino, perché sarebbe superfluo. Maestoso e sacro.

CRÉMANT DE BOURGOGNE BRUT S.A.
100% Pinot Noir
Non è un completamento di gamma: Arnaud ci crede molto ed è felice di dare seguito alla tradizione di famiglia che vuole una bollicina per l’aperitivo… la loro, faite Maison… Sapido e minerale, di agrumi e lievi accenti speziati, consigliamo di provarlo accanto alle lumache.
Per i meno estremi, anche sui formaggi cremosi e i tortini di verdura.