IL PRODUTTORE
Léo Cuisinier e Lucas Chazallet sono ragazzi sulla trentina, entrambi francesi, amano il vino e il gusto per l’avventura. Cresciuti oltralpe, è in Catalogna, sulle montagne del Priorat, che si incontrano per vivere della loro passione, perché la storia è una combinazione di continuità e cambiamenti. In realtà il Domaine nasce dall’unione di tre vignaioli anch’essi francesi, Laurent Combier (Crozes Hermitage), Peter Fischer (Aix-en-Provence) e Jean-Michel Gerin (Côte Rotie). Tre amici che decidono di investire nel Priorat, affascinati dal richiamo di questo magico e infernale luogo… una scommessa vera e propria, a sette ore di distanza dalle rispettive tenute. L’Infernal è in Catalogna, nella provincia di Tarragona, a 1h30 da Barcellona. Qui, nel XII secolo, l’ordine certosino della Provenza fondò il monastero di Escala Dei, dove i monaci portarono la cultura della vite, cercando di domare il terreno montuoso del Priorat. Il Priorat era, allora, un centro mondiale del vino, fatto questo che durò fino alla fine del XIX secolo. La crisi della fillossera fece precipitare la regione nell’oblio, fino ai primi anni ‘80 quando arrivarono i vari René Barbier (Clos Mogador) e José lluis Perez (Mas Martinet). Ubicata a Torroja del Priorat, la tenuta L’Infernal, oggi, si estende su 13 ettari di cui 7 di vigneti in collina oltre a 2 ettari di mandorli e ulivi. L’epicentro del vigneto è un appezzamento storico di Carignan di 120 anni, che rientra nella grande classificazione di vitigni antichi “Gran Vina Classificada”. Nel 2000 la maggior parte del vigneto di proprietà è stato impiantato su 7 ettari con i due vitigni autoctoni Grenache e Carignan, il Syrah, e piccolissime quantità di Maccabeu e Grenache blanc.
L’AREA
Priorat.
IL LUOGO
Il Priorat, nel cuore della Catalogna, distretto viticolo a sud-ovest di Barcellona ed enclave posta all’interno della zona di Tarragona, è l’area di Spagna che più si è sviluppata tra la seconda metà degli anni ’90 e i primi del XXI secolo.
Una rapida evoluzione (o rivoluzione) promossa da un uomo: René Barbier, la cui azienda di famiglia appartiene oggi al colosso del Cava Freixenet. Prima dell’arrivo della fillossera qui insistevano 5.000 ettari di vigne. Nel 1979, quando René Barbier intravide il potenziale di questo luogo, c’erano solo 600 ha vitati, soprattutto a Carignan. Nel 1989 formò un gruppo di cinque persone che avrebbero poi lanciato altrettanti “clos”; nuovi produttori che dapprima condividevano sede e uve a Gratallops, ma che presto iniziarono a operare separatamente, accomunati da una nuova filosofia enoica, volta a produrre vini diversi dai rustici nettari tipici del vecchio Priorato. Il successo internazionale di questi vini fu tale che a partire da fine’900 la regione è stata invasa e riconfigurata da produttori provenienti dal Penedès e da altre zone.
Nei primi anni 2000 si contavano 1.000 ha vitati, spesso terrazzati, e altri 1.000 con diritti di impianto. Ma perché i vini del Priorat sono così speciali? Si tratta di un’enclave circondata da terreni ripidi e protetta a nord-ovest dal Montsant; ma è il suo terreno unico, un’ardesia marrone scura (llicorella) la cui superficie risplende al sole grazie a inserti di quarzite, l’essenza minerale che li caratterizza. La scarsa piovosità annua renderebbe normalmente necessaria l’irrigazione, ma i terreni del Priorato sono freschi e umidi, così che le radici delle viti possono insinuarsi nelle fenditure della llicorella trovando freschissima acqua. Il risultato è una resa produttiva bassissima, per vini molto concentrati.
GLI Vini
RIU BLANC 2021
90% Grenache Blanc – 10% Macabeu
Esposizione sud, sud-est a una altitudine di 350 metri s.l.m., su suoli di argillo calcare e scisti bruni, fermentazione e affinamento in inox e barriques di Borgogna, piccolissima, preziosissima produzione. Profumo di albicocca e timo limonato. Una figata pazzesca.
EL CASOT 2014
100% Grenache
Vigna esposta a pieno sud, 300 metri di altitudine, su scisti bruni, macerazione sulle bucce di 10-15 giorni, affinamento in legno da 600 litri.
La mineralità essenziale e la texture fitta dei frutti neri. Poi l’amarena.
AGUILERA 2013
100% Carignan (120 anni)
Il Cru d’eccezione che sa raccontare la vera identità del Carignan, in esposizione pieno sud sugli scisti bruni, da vigna impiantata nel 1903.
Il rendimento è assurdo: 5 ettolitri per ettaro. Macerazione di 25 giorni, affinamento in pièce borgognone da 228 litri.
Un viaggio dentro l’anima del Priorat. Trama fitta e profonda, elegante e sapida, di frutto croccante e avvolgente. Che straordinario vino!