IL PRODUTTORE
Una bellissima storia di vita, un matrimonio di cuore e di terra: perché lo Champagne Goulin-Roualet nasce dall’unione del signor Goulin con la signora Roualet, che decidono di condividere oltre alla casa in un progetto di famiglia, anche i vigneti delle rispettive proprietà. Oggi siamo alla terza generazione: al timone c’è un’affascinante, giovane ragazza che si chiama Marine Goulin. E la storia racconta di come alla prima generazione si vendessero le uve alle grandi Maison, alla seconda si fossero consorziati in cooperativa per vendere le proprie bottiglie di Champagne, con Christophe, loro figlio, testimone di questa continuità, e quindi alla terza generazione, divenuti Récoltant Manipulant, quando Marine, una delle sue figlie, ha deciso di rimanere e condurre la tenuta.
Sono tre le varietà coltivate, principalmente nel village di Sacy e nei due paesi circostanti, oltre a un fantastico vigneto sul Mont-Benoît, a Villers-aux-Nœuds. Il clima rigido e le ondulazioni delle vigne creano combinazioni specifiche per ciascuno delle loro parcelle e conferiscono ai loro vini una matrice profondamente specifica e identitaria. Le radici della vite traggono dal terreno i suoi elementi minerali e l’acqua necessaria alla vita. La principale caratteristica del terroir/luogo risiede nel suo sottosuolo. Prevalentemente calcareo, fornisce un’irrigazione costante, un drenaggio naturale del terreno e una riserva d’acqua che garantisce alle viti un nutrimento sufficiente anche durante le estati secche. Questa tipicità si ritrova negli Champagne, conferendo una profonda mineralità. I terreni sono marnosi ma anche argillosi o sabbiosi, fatto questo che arricchisce di sfumature i vini prodotti.
Le vinificazioni, tradizionali sono in legno e in inox per sviluppare una tavolozza di aromi più complessa e variegata. Ma prima c’è la cura per l’uva. Marine è apicultrice e tutto il lavoro agronomico è orientato al rispetto della natura. In vigna non si usano diserbanti chimici, si pratica l’inerbimento e l’aratura superficiale per aiutare a preservare la struttura del suolo e dell’ecosistema che lo abita. Per rafforzare le difese naturali della vite, i trattamenti sono abbinati alle piante sotto forma di estratto fermentato di ortica o decotto di equiseto che la famiglia realizza, a seconda della stagione. L’intero patrimonio viticolo è in conversione bio, tutto il resto è Champagne, al piacere di bere Champagne.
L’AREA
È questa un’area piuttosto estesa ed eterogenea che insiste sulla Montagne e sulla Val de Reims, coprendo quasi 2800 ettari di vigna, per un 60% a Pinot Meunier, 27% di Pinot Noir e 13% circa di Chardonnay. Sono ben 52 i Villages di Vesle e Ardre di cui 12 Premier Cru e 40 Cru generici. È importante ricordare che anche le vigne all’interno del comune di Reims fanno parte di questa zona.
La sottozona che riguarda la famiglia Goulin-Roualet, è chiamata La Petite Montagne de Reims e copre soli 14 villages. Oltre a Sacy, sede della cantina, ci sono: Bezannes, Chamery, Coulommes-la-Montagne, Écueil, Gueux, Jouy-lès-Reims, Les Mesneux, Ormes, Pargny-lès-Reims, Sermiers, Ville-Dommange, Villers-aux-Nœuds e Vrigny.
IL LUOGO
Affascinante, questo piccolo villaggio fiorito, lontano dalle vie battute della regione, come abbandonato in un passato felice di sole e di luce.
Sacy si trova davvero a mezza costa, nel lungo incedere della Petite Montagne de Reims, la parte nord-occidentale della Montagne. Il paese fa parte di una serie di villages della regione Champagne, la maggior parte dei quali sono classificati Premier Cru. Il comune di Sacy si estende su 550 ettari e conta 400 abitanti chiamati Sacéens e Sacéennes.
I vigneti insistono principalmente su pendii esposti a est sul lato settentrionale della Montagne per lo più da Pinot Noir e Pinot Meunier. L’attuale superficie vitata nel comune di Sacy è di 15o ettari, quasi il 50% a Pinot Noir, il 38% a Pinot Meunier, il 12% a Chardonnay (13,1%), ripartiti in una settantina di proprietari di vigna.
Sacy è celebre per due importanti parcelle: Les Clos, vigneto esposto a sud su lievi pendii situato appena a nord/nord-nordest del villaggio, direttamente a ovest della strada provinciale D26. Les Croisettes, vigna a sud/sud-ovest del villaggio, e quindi appena sopra il villaggio stesso nella costa. Il terreno qui è un loess (increspatura creatasi da stratificazioni differenti portate dal vento) sabbioso. Altri singoli vigneti conosciuti sono:
Les Auges, Les Berdouillettes, Le Bout des Près, Les Braingnes, Les Bruits, Les Camps, Les Caquerets, Les Carrières, Les Chaillois, Les Chaillots, Les Chaillots des Sables, Les Chalvins, Les Champs Montreux, Chauffour, Les Chenaies, Les Chenaies du Bois, Les Croix, La Croix des Sables, Les Crettieux, Les Eaux Belles, L’Echafaud, La Fosse Evrard, Les Grands Près, Les Grèves, Les Hâtons, Les Hauts Bourgeois, Les Hommes-Morts, Les Jaurielles, Les Limons, La Motelle, Ormissets, Les Pierres Genies, Les Plantis, Les Prés Lié, Les Roisets, Les Rosets, Les Sauvoris, Les Terres Joselet, Les Vannées, e Les Vignes Saint-Jean.
GLI CHAMPAGNE
- FERMENTAZIONE: inox maggioritario e legno (a eccezione della cuvée Sous Bois, tutto legno)
- MALOLATTICA: sì
- LIEVITI: selezionati
- TAPPI: tecnologico, Mytik Diam
Champagne Premier Cru Carte Noire Brut s.a.
90% Pinot Noir e Pinot Meunier – 10% Chardonnay 2019 + vins de réserve
Un biglietto da visita significativo: una cuvee da vinificazione naturale, vinosa e rinfrescante su toni floreali gialli, di frutta a polpa gialla matura, pesca, mango, e poi una distesa solarità della buccia d’agrume. Una trasformazione di uva sana e croccante che diventa vino con le bollicine. Classico e soavemente morbido.
(dosage 6,5 gr./l.)
Champagne Premier Cru Origine Le Mont Benoit Brut 2018
100% Pinot Meunier
Qualcosa che non ti aspetti: una vinificazione ipertradizionale con contatto di bucce rosse che conferiscono riflessi ambrati al vino e in bocca la percezione è tutta differente: su estratti di erbe fresche, frutta a polpa bianca, pera e mela, lieve pasticceria candita, burro salato e avvolgenza. Uno Champagne per la tavola, in abbinamento a ciò che vorrete perché la struttura permette davvero molteplici stimoli gastronomici.
(dosage 6,5 gr./l.)
Champagne Premier Cru Blanc de Noirs Brut s.a.
100% Pinot Noir (vendemmia 2017)
Pinot Noir in bianco, affascinante nel suo colore giallo paglierino e seducente nelle nuance di piccoli frutti rossi dove emerge, sottile, il lampone. L’attacco vivace si apre su un palato potente e fruttato, molto rispondente ai toni olfattivi. Una straordinaria espressione del nobile vitigno sulle sabbie nobili della Petite Montagne. Portatelo sulla tavola con un carré di vitello.
(dosage 6,5 gr./l.)
Champagne Premier Cru Saint-Vincent Brut Nature s.a.
100% Chardonnay (vendemmia 2019)
Lo Chardonnay della Petite Montagne, differente, avvolgente e dinamico, fragrante e freschissimo su toni di agrume e erbe fini: timo limonato, salvia, achillea. Uno Champagne della natura che richiama la natura proveniente da 5 differenti parcelle del comune di Sacy.
(dosage 2,5 gr./l.)
Champagne Premier Cru Cuvée Sous Bois Brut 2017
50% Pinot Noir -50% Chardonnay
Ecco la vinificazione integrale in legno da due differenti parcelle: il 50% di Chardonnay, dalla parcella Les Belons e il 50% di Pinot Noir, da Les Hattons.
La vinificazione e l’affinamento delle basi avviene interamente in tonneau dalla vendemmia alla svinatura (imbottigliamento), vale a dire per circa 7 mesi. Il legno è un materiale nobile e vivo, è necessario controllare costantemente i vini, il lavoro è più delicato e richiede il doppio del tempo. Il legno apporta a questa cuvée maggiore complessità ai vini, vinosità, aromi di mandorle tostate con tocchi speziati (cannella, vaniglia), fiori bianchi e frutta cotta. La selezione delle botti è, anch’essa profondamente identitaria, essendo realizzate tutte da Tonnellerie Champagne e le querce provenendo dai limitrofi village della Montagne. Di questa cuvée si producono ogni millesimo sole 2.000 bottiglie.
(dosage 6,5 gr./l.)