IL PRODUTTORE
È questa una storia affascinante che lega il presente di un giovane produttore trentenne, Camille Ponson, alle vicende dei propri avi, in quel nodo di affetti, lavoro, casa, cantina, famiglia che questa regione custodisce e tramanda come valore assoluto.
Uno dei marchi più conosciuti di quest’area è certamente Pascal Ponson: ci troviamo nel village attiguo e confinante a sud con Vrigny, Coulommes-la-Montagne. Domaine familiare, oggi condotto con autorevolezza da Maxime, figlio di Pascal prematuramente scomparso alcuni anni fa, ha nella sua storia una vicenda affascinante e profondamente radicata a questi luoghi.
Prima di chiamarsi Champagne Ponson il marchio della casa era Paul Gadiot, la tenuta si trovava a Vrigny, al 42 di rue St. Vincent, oggi divenuto l’indirizzo dell’abitazione proprio di Camille Ponson, fratello minore di Maxime.
Ma prima un po’di storia: Paul Gadiot ebbe 2 figlie, una fece carriera a Parigi, mentre l’altra figlia, Marguerite, sposò Albert Ponson, così la marca Gadiot interruppe la sua produzione per confluire in Ponson. Era il 1942, ultimo millesimo prodotto come Paul Gadiot. Nel 2012 un giovanissimo ragazzo, Camille, sapendo che si sarebbe trasferito a vivere nell’antica casa di famiglia, decise di riaprire le cantine sottostanti e di ridare impulso e vita al marchio, estintosi sessant’anni prima.
Paul Gadiot, nella prima metà del ‘900, era certamente un “precursore”: uno dei primi vignérons a vinificare in proprio e produrre solo millesimati, è rimasto per sessant’anni l’esempio a cui rifarsi, inseguendo la qualità nel solco della tradizione champenoise.
Un modello, dunque, a cui Camille ha deciso di rifarsi. Stessi concetti: verrà prodotta sempre e solo un’unica cuvée millesimata, da lunga sosta sui lieviti, matura e sarà sempre in Extra Brut, tra 4 e 2 grammi/litro (ecco, qui i dosaggi sono davvero diversi da quelli di oltre sessant’anni prima: pensate che a quel tempo si dosava 28 grammi/litro…).
Camille ha scelto di fare cose semplici. Le vigne di proprietà sono per intero in conversione bio, l’età media delle viti è di 40 anni, rese naturalmente molto basse, i suoli hanno inclusioni minerali su argille sabbiose. Per questa cuvée vengono scelte solo le migliori espressioni dell’annata, in assemblaggio classico che non cambierà nel tempo: 50% Chardonnay, 25% Pinot Noir, 25% Pinot Meunier.
L’affinamento avviene in una cantina molto fredda (tutto l’anno costantemente a 11°c). Una sosta molto lunga permette di leggere i toni, le sfumature del luogo, così da avere Champagne profondamente identitari e di tradizione in una rilettura contemporanea.
L’etichetta è una citazione elegantissima a quell’ultimo millesimo prodotto, era il 1942…
L’AREA
Zona molto grande, questa, che copre molte terre della Montagne e della Val de Reims, estendendosi per quasi 2800 ettari di vigna, con 60% di Pinot Meunier, 27% di Pinot Noir e 13% circa di Chardonnay. Sono ben 52 i villages di Vesle e Ardre di cui 12 Premier Cru e 40 Cru generici. È importante ricordare che anche le vigne all’interno del comune di Reims fanno parte di questa zona.
La sottozona che riguarda la famiglia Ponson, e il marchio Paul Gadiot, è chiamata La Petite Montagne de Reims e copre soli 14 villages. Oltre a Vrigny, sede di casa e storica cave di affinamento del marchio, ci sono: Bezannes, Chamery, Coulommes-la-Montagne, Écueil, Gueux, Jouy-lès-Reims, Les Mesneux, Ormes, Pargny-lès-Reims, Sacy, Sermiers, Ville-Dommange e Villers-aux-Nœuds.
IL LUOGO
Vrigny, come già ricordato, si trova nella Petite Montagne de Reims, la parte nord-occidentale della Montagne. Questo piccolo agglomerato di case dove le vigne coprono quasi per intero il panorama circostante, fa parte di una serie di villages che si susseguono uno in fila all’altro, menzionati come Premier Cru. Il comune di Vrigny si estende su 450 ettari e conta 200 abitanti, chiamati Vrignolais o Vrignolaises. Nella parte settentrionale del comune troviamo, ahimè, anche l’autostrada A4/E50 che collega Parigi a Reims.
I vigneti del paese (e dei paesi attigui) si trovano su dolci pendii, per lo più quasi pianeggianti, su esposizioni variabili, anche sui versanti est e nord-est. La varietà maggiormente coltivata è il Pinot Meunier.
L’attuale superficie vitata nel comune di Vrigny è di circa 100 ettari, il 70% di Pinot Meunier, il 20% di Pinot Noir, il 10% di Chardonnay, suddivisi in una quarantina di proprietari di vigne. Sono celebri alcune parcelle comunali, lavorati da vignérons conosciuti come Les Champs de Vallier dove Roger Coulon coltiva lo Chardonnay per il suo Champagne Les Côteaux de Vallier.
Les Clos, una parcella esposta a est-nord su dolci pendii, situato immediatamente a sud del paese, non lasciatevi ingannare dal nome… non c’è c’è il muro nel vigneto…
Les Linguettes, qui troviamo viti a piede franco di Pinot Meunier impiantate nel 1953. Les Près, parcella esposta a nord-est, a ovest di Vrigny, confina con la foresta dove insiste una trincea della seconda guerra mondiale. Il terreno è costituito da sabbie profonde e nobili dove spesso si rinvengono fossili di conchiglie.
GLI CHAMPAGNE
- FERMENTAZIONE: inox
- MALOLATTICA: si
- LIEVITI: selezionati
- TAPPI: sughero 2 rondelle, qualità superiore Oller
Champagne Premier Cru Paul Gadiot Précurseur 2014 Extra Brut
50% Chardonnay – 25% Pinot Noir – 25% Pinot Meunier
I fiori gialli, l’armonia della polpa ricca e matura di pera e mela, poi il sale, accenti di piccole erbe aromatiche, il timo limonato e la salvia.
Champagne in cuvée classica dai riflessi dorati di bollicine fini e leggere, così fortemente identitario della Petite Montagne, dove le sabbie da discioglimenti di materiali geomorfici nobili, rendono elegantissima la bevuta e sottile, di facile tocco, senza muscolarità ma di molte sfumature.
(dosage 2,5 gr./l.)