IL PRODUTTORE
La Maison Bandock, fondata nel 1950, parla attraverso quel nodo di valori familiari di padre in figlio, da 4 generazioni. È la tradizione più vera, condivisa, il senso di appartenenza a guidare questo piccolo domane in uno dei luoghi più affascinanti della Champagne. E poi c’è la cura per le vigne: quel giardino frammentato, qualche filare nel comune di Bouzy sparso in 11 differenti settori. Sylvain oggi lavora su due ettari e mezzo
di vigne, esclusivamente Grand Cru (Bouzy) e produce circa 20.000 bottiglie all’anno. Per l’elaborazione delle cuvée, si usa solo la tête de cuvée (cioè il primo succo che esce dalla pressa). Ogni Champagne prodotto ha una quota elevata di Pinot Noir, il genius loci, modulata dalle nuance dello Chardonnay, come vuole la tradizione, appunto. L’affinamento di ciascuna delle referenze prodotte è di almeno 36 mesi.
L’orgoglio di un uomo, Sylvain, sta nelle sue stesse parole: “- quello che posso dire, che io, Sylvain Bandock, sono la quarta generazione a condurre la tenuta di famiglia, ma ho l’obiettivo di restituirla con amore alla quinta generazione. La mia filosofia, che diventa opera concreta, guarda principalmente alla terra: lavoro con serenità e meticolosità le nostre vigne ma anche e soprattutto i terreni. Per questo pratico da anni un inerbimento selettivo e curo il primo strato di suolo in maniera maniacale. Cerco di lavorare al meglio, con attrezzature magari un poco datate, ma adattate al mio pensiero, soprattutto per limitare l’effetto carbonio (carbon farming): rimettere il carbonio nel terreno non diminuisce solo gli effetti del cambiamento climatico ma migliora la salute umana e la produttività, aumenta la sicurezza alimentare e la qualità di aria e acqua.
Le tecniche dell’agricoltura rigenerativa variano in base al terreno, al clima e al tipo di coltura. All’inizio si studia il terreno e i suoi microorganismi che vanno nutriti con compost e concimi naturali. Non si ara o dissoda il terreno perché rilascerebbe carbonio nell’atmosfera. Piuttosto si combinano colture di copertura, colture perenni e arbusti con l’allevamento per arricchirlo. Non si lascia mai incolto il suolo ma si piantano colture di copertura anche in inverno.
Per me, la qualità di un buon Champagne parte dai singoli filari e soprattutto dalla potatura delle piante. Potare facendo una dinamica selezione di foglie e grappoli mi permette di distribuire l’uva nel miglior modo possibile, come una forma di armonia. Il mio lavoro è prima di tutto passione autentica, tutto ciò che ho, la mia vita.
Il mio unico obiettivo è mantenere il valore del nostro terroir, Bouzy, casa mia-”.
L’AREA
Signore e signori, eccoci in uno dei luoghi maggiormente reputati dell’intera regione Champagne, la Grande Montagne de Reims: 25 villaggi, di cui 10 Grand Cru (Ambonnay, Beaumont-sur-Vesle, Bouzy, Louvois, Mailly-Champagne, Puisieulx, Sillery, Tours-sur-Marne, Verzenay e Verzy), 13 Premier Cru e 2 Cru generici. Siamo nel cuore della zona celebre per il Pinot Noir, più potente e strutturato nella parte meridionale, più fine ed elegante nella parte settentrionale. Bouzy si trova nel settore sud: assieme ad altri 6 villages: Ambonnay, Fontaine-sur-Ay, Germaine, Louvois, Tauxières-Mutry e Tours-sur-Marne.
IL LUOGO
Bouzy registra 375 ettari di vigneti di cui l’ 87% a Pinot Noir, il 12,8% Chardonnay e lo 0,2% a Pinot Meunier. Grand cru (100%) è universalmente riconosciuto come uno dei migliori village per il Pinot Noir da pendii esposti a sud anche quote piuttosto elevate. Bouzy è situato in posizione molto favorevole, sul lato sud della Montagne. Questa posizione è condivisa con il villaggio vicino, Ambonnay. Dalle case più orientali di Bouzy a quelle più occidentali di Ambonnay la distanza è di circa 700 metri… Il comune conta 950 abitanti, chiamati Bouzillons e Bouzillonnes.
Ribadiamo come i vigneti siano quasi esclusivamente esposti a sud, a creare un podio ideale dei tre Pinot Noir più potenti ed espressivi insieme a quelli di Aÿ e del vicino Ambonnay. I proprietari di vigna del comune sono 188; le case di Champagne che controllano i vigneti nel villaggio includono Bollinger, Duval-Leroy, Moët & Chandon, Mumm, Pol Roger e Taittinger. Per certo va infine ricordata la vocazione a produrre un coteaux champenois rouge identitario e profondamente radicato nella tradizione del paese:circa i due terzi dei produttori di Champagne del village vendono anche Bouzy Rouge,seppure la produzione totale resti confidenziale, circa 60/80.000 bottiglie in un buon millesimo.
Celebri sono molte parcelle del comune dove grandi vignérons producono straordinari Champagne di luogo, ne citiamo alcuni per completezza di informazioni: Le Clos, Clos Barnaut, Le Clos Colin, Le Grosses Pierres, La Haie de la Lue, Les Hannepés, Les Hauts Chemins, Les Hauts Clos, Jardin de la Grosse Pierre, Les Juliennes, Les Loges, Les Maillerettes, Les Marlottes, Les Mignottes, Le Mont de Tauxières, Les Monts des Tours, Les Mottelettes, Petit Clos e Les Vaux Bétins.
GLI CHAMPAGNE
- FERMENTAZIONE E AFFINAMENTO: vinificazione in inox, affinamento in ceramica grigia (piastrellata)
- MALOLATTICA: sì.
- LIEVITI: selezionati (DV10)
- TAPPI: sughero 100%, Ganau Haut de Gamme Uniq.
Champagne Grand Cru La Seduistante Brut s.a.
80% Pinot Noir- 20% Chardonnay – cuvée di diverse annate (maggioranza 2017-2018)
Come un mosaico: l’1,5% di Pinot Noir 2015, il 25% di 2016, il 41,5% di 2017, l’11,5% di 2018. E poi il 7,5% di Chardonnay 2017, il 13% di 2018. E lo stesso dicasi per la provenienza delle uve, tutte nel comune di Bouzy ma da 11 differenti parcelle. Uno straordinario lavoro di riflessione: Champagne nitido e terso, di struttura e luce.(dosage 8 gr./l.)
Champagne Grand Cru L’Extra Extra Brut s.a.
80% Pinot Noir- 20% Chardonnay – cuvée di diverse annate (maggioranza 2016-2017)
Il nitore di Bouzy, nella capacità del produttore di portare uve di una sanità e fragranza assoluta. Tutto il resto è magia: nei sali che si avvertono nel finale di bocca, nella texture stretta e avvolgente di frutta rossa, nella lunghissima persistenza che ci regala.
(dosage 4 gr./l.)
Champagne Grand Cru Cuvée des Lys Brut s.a.
80% Pinot Noir- 20% Chardonnay – cuvée di diverse annate (maggioranza 2015-2016)
Sempre stesso schema produttivo: 32% di Pinot Noir 2015, 43% di 2016, 5,5% di 2017.
Per lo Chardonnay: 7,5% di 2016 e 12% di 2017.
Maggiore sosta su lieviti alla ricerca della complessità e della struttura. Una cuvée, questa, che ama la tavola, anche su proposte di carni bianche salsate. Come la faraona e il vitello.
(dosage 8 gr./l.)
Champagne Grand Cru L’Irresistible Brut s.a.
50% Pinot Noir- 50% Chardonnay – cuvée 2019-2020
Due sole annate: 16,5% di Pinot Noir 2109, 33,5% di Pinot Noir 2020, ugualmente allo Chardonnay: 16,5% di 2019, 33,5% di 2020. Una enologia di precisione, quella di Sylvain che si propone di amplificare i concetti del suo certosino lavoro di vigna. E qui, l’espressione Champagne di luogo e di vigna è senza dubbio molto centrata.
(dosage 8 gr./l.)