CHAMPAGNE CLAUDE MICHEZ E CHAMPAGNE LA VILLESENIERE

CHAMPAGNER CLAUDE MICHEZ E CHAMPAGNE LA VILLESENIERE

IL PRODUTTORE:

Laurence e Cyrille, moglie e marito, gestiscono oggi due differenti marchi dello stesso Domaine: Claude Michez e La Villesenière, sulla proprietà vitata di 4,2 ettari (1,98 di Pinot Meunier, 1,22 di Pinot Noir e 1 ettaro di Chardonnay).

E forse è proprio il caso di dirlo, stiamo raccontando una storia di donne e uomini.

Fino al 1973 si coltivava l’uva e si vendeva unicamente. Nel 1973 Claude e Jacqueline Michez creano il marchio di Champagne Claude Michez.

Nel 1998, alla fine del suo percorso di studi professionali nel vino, Laurence rientra in famiglia per occuparsi del Domaine. Nel 2002, dopo la sua formazione ad Avize, Cyrille, suo marito, entra nell’equipe di lavoro. Dal 2010 inizia un processo di ammodernamento e ristrutturazione con l’acquisto di una nuova pressa e la definizione della nuova cantina.

Sempre nel 2010, in questo tessuto condiviso di vita e lavoro, Laurence e Cyrille, dopo anni di riflessioni, sogni e visioni, danno vita alla prima cuvée vinificata e affinata in barriques di rovere. Scelta conseguente è quella di creare una nuova linea di Champagne, chiamata appunto, la Villesenière. Si tratta di un progetto di grande valore identitario ed estetico. Ogni cuvée è unica, ma su criteri di produzione ben precisi e ricorrenti: un solo terroir, il 100% delle uve proviene, infatti, dalle vigne di Boursault, la vinificazione e l’affinamento è sempre in legno, le cuvée sono elaborate in base alle potenzialità di ogni vendemmia, quindi sempre millesimate, dalle migliori uve delle parcelle del comune, utilizzando poi solo il cuore delle cuvée, solo in prima pressa. Tutte le referenze prodotte sono, infine, dosate in Extra Brut. La linea Claude Michez, che racconta la storia della famiglia, viene vinificata quasi per intero in acciaio. Gli Champagne non sono però tradizionali nella visione; portano già con sé il taglio della modernità.

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L’AREA

La Vallée de la Marne Rive Gauche copre una superficie di circa 2590 ettari, di cui il 78% a Pinot Meunier, l’11% a Pinot Noir e un ulteriore 11% a Chardonnay. 15 sono i villages dell’area, più altri due attigui. Oltre a Boursault, Courthiézy, Dormans, Festigny, Igny-Comblizy, La Ville-sous-Orbais, Le Breuil, Leuvrigny, Mardeuil, Mareuil-le-Port, Nesle-le-Repons, Œuilly, Orbais-l’Abbaye, Troissy e Vauciennes, e i vicini Baulne-en-Brie e La Chapelle-Monthodon. I vigneti sono piuttosto pendenti e per lo più esposti a nord.

IL LUOGO

Il village di Boursault si trova sulla riva sinistra del fiume Marne, vale a dire a sud del fiume. Due piccoli villaggi o frazioni si trovano all’interno dei confini del comune: Villemongeois a est di Boursault e il castello, in direzione di Vauciennes, e Villesaint a ovest di Boursault, in direzione di Œuilly. Il comune di Boursault copre circa 1650 ettari e conta 430 abitanti.

Il villaggio è famosissimo per lo Château de Boursault, un imponente palazzo in stile neorinascimentale che fu costruito nel 1842-1848 su iniziativa di Barbe-Nicole Clicquot-Ponsardin (1777-1866), dal 1805 meglio conosciuto come Veuve Clicquot. 

In precedenza, questo era il sito di un forte del XVI secolo utilizzato dai baroni de Boursault, e poi un palazzo appartenente a Louis Marie Joseph de Chevigné, che sposò la figlia di Veuve Clicquot, Clémentine Clicquot-Ponsardin (1799-1863). Quando sua figlia Marie-Clémentine de Chevigné (1818-1877), nipote di Veuve Clicquot, si sposò nel 1839, Veuve Clicquot decise di finanziare la costruzione di un nuovo palazzo proprio qui.

Il castello fu ereditato dalla figlia di Marie-Clémentine, Anne de Rochechouart-Mortemart (1847-1933, sposata come Duchessa di Uzès), in seguito alla morte di Barbe-Nicole nel 1866. Sia durante la prima che la seconda guerra mondiale, il castello fu utilizzato come ospedale militare. Dal 1927, e tuttora, lo Château è utilizzato da un produttore di champagne, Château de Boursault, che non ha alcun legame con la Maison Veuve Clicquot. Undici ettari di parco favoloso, circondano il castello.

I vigneti di Boursault sono costituiti principalmente da pendii miti esposti a nord con il Pinot Meunier come vitigno principale. L’attuale superficie complessiva a vigneto è di circa 253 ettari. 170 ettari di Pinot Meunier (68%), 53 ettari di Pinot Nero (21%) e 30 ettari di Chardonnay (11%).  Sono un centinaio i proprietari di vigna nel comune.

Tra le parcelle (singoli vigneti) più famose di Boursault figurano:

Les Clos des Bordes, vigna esposta a nord nel settore occidentale del comune, al confine con Œuilly, sulla parte alta del coteau. Clos du Château de Boursault, è il vigneto che insiste direttamente all’interno dello Château de Boursault. Le Clos du Mariés, un bellissimo clos esposto a nord, nella parte est del village, sulla parte alta del coteau.    

Le Clos du Potiers, esposto a nord, immediatamente a sud-est di Villesaint, nella parte alta del coteau. Infine La Cuterie, fantastico vigneto esposto a nord, a nord-ovest di Villesaint, nella parte medio-bassa del coteau. Laurence e Cyrille con il marchio da noi importato, La Villesenière, qui producono un 100% Chardonnay…

GLI CHAMPAGNE

LINEA CLAUDE MICHEZ

  • FERMENTAZIONE: inox per la grande maggioranza
  • MALOLATTICA: si
  • LIEVITI: selezionati
  • TAPPI: sughero 2 rondelle, qualità superiore Mondial (Portogallo)

Champagne Sélection Blanc de Blancs Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2018)
Dalle parcelle del solo comune di Boursault, questo Blanc de Blancs, profondo e dinamico, affina almeno 40 mesi sui lieviti prima di essere degorgiato e almeno 6 dopo il dégorgement. Questa classicità Champenois fa il paio con una tensione e una ricerca dello scheletro, nella dorsale salina che il luogo sa accordare.(dosage 6 gr./l.)

Champagne Brut Nature s.a.
50% Pinot Meunier – 30% Chardonnay  – 20% Pinot Noir (base 2018)
Il primo Nature prodotto dalla famiglia. Ed è subito di enorme precisione enologica.
Texture fitta e sviluppo progressivo al palato. Super versatile, in chiave contemporanea, dall’aperitivo alla tavola con una bestiale bevibilità…

Champagne Grande Réserve s.a.
55% Pinot Noir – 30% Chardonnay  – 15% Pinot Meunier (base 2017)

Un anno di affinamento in più sui lieviti, come da tradizione per il Réserve, Pinot Noir maggioritario per conferire maggiore struttura. Ecco lo Champagne per la tavola che si muove sinuosamente su tocchi di frutta gialla piuttosto matura, ma mantiene sempre la tensione sapida, cartolina panoramica di Boursault.(dosage 7 gr./l.)

 

LINEA LA VILLESENIERE

FERMENTAZIONE: 100% legno barriques di Borgogna
MALOLATTICA: sì
LIEVITI: selezionati
TAPPI: sughero 2 rondelle, qualità superiore Mondial (Portogallo)

Champagne Harmony Millésime 2013 Extra Brut
60% Chardonnay  – 40% Pinot Noir
L’armonia dell’assemblaggio più nobile, l’armonia del legno, l’armonia del lungo affinamento. Champagne dai riflessi dorati di bollicine fini, leggere, aeree. Profumi in contrappunto di frutti esotici (ananas, pompelmo) danno rilievo allo scheletro sapido del vino, di lunga profondità. Al palato di crema gelato malaga avvolgente e raffinata, punteggiata da delicati aromi di brioche e burro salato.(dosage 3 gr./l.)

Champagne Cœur de Meunier Millésime 2016 Extra Brut
100% Pinot Meunier
Non aspettatevi un Meunier iperfruttato e appiccicoso della riva destra della Marne. Niente di tutto questo. Qui è il luogo l’attore protagonista e ci racconta di una tensione sapida che si intreccia a profumi generosi e seducenti di spezie orientali, e poi la mentuccia e il timo limonato. In bocca è di frutta iper fresca, a polpa gialla, in contrappunto di agrumi e legno.
Il finale è fresco, tonico e dissetante, ancora nella memoria del lime.
(dosage 3 gr./l.)

Champagne PN 170 Millésime 2017 Extra Brut
100% Pinot Noir
Ancora uno Champagne di iper luogo. Un Pinot Noir di eleganza sconcertante, succo di uva nobile, straordinariamente vinificato in legno con mano forte e delicata, insieme.
Tocchi di frutta rossa, lampone fragrante, ribes, aprono le porte agli agrumi, arancia rossa, limone, cedro. E poi, sempre, il sale. (dosage 3 gr./l.)

Champagne Le Cuteries Millésime 2016 Extra Brut
100% Chardonnay
Non è uno Chardonnay della Côte, non è grasso e ricco, avvolgente e generoso.
Il primo pensiero, portandolo al naso, è un profumo di primavera che ti porta idealmente verso gli agrumi (pompelmo, clementine) ma anche alla pesca bianca, alla pera e al fiore di neroli. Il palato è fresco, delicato, dinamico e profondo. Di grande e assoluta eleganza. (dosage 3 gr./l.)